Santiponce Itálica

Patrimonio

Una immensa eredità da scoprire

Eremo Nuestra Señora del Robledo

1691
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Si tratta di una costruzione realizzata in diverse fasi. La parte più antica risponde al modello mudéjar, con tre navata, separate da archi a sesto acuto incorniciati in alfiz e presbitero con cupola semisferica decorata con affreschi. All’inizio del XVIII secolo si realizza una trasformazione nell’abside che alla fine dello stesso secolo diventerebbe l’attuale nicchia con decorazione tipica dell’ultimo barocco sivigliano.

Si tratta di un edificio armonico rifinito con una semplice torre sulla quale spicca la la lanterna della nicchia in cui si trova l’immagine sotto un tempietto d’argento e sulla cui base si può osservare un tronco di quercia, albero dal quale prende il nome e riguardo al quale la leggenda racconta che apparve al pastore Melchor e dal quale prende il nome.

Nel portico, su una targa, si può leggere la concessione data dal Re Carlo IV nel 1792 in cui concede il privilegio per organizzare una fiera in quel luogo nei giorni 16, 17 e 18 di agosto di ogni anno.

Il crollo di una parte notevole del tetto costrinse a realizzare importanti opere di ristrutturazione, dopo le quali presenta oggi un rimodernamento.

Il primo sabato di agosto e dopo la corrispondente novena, l’immagine della Patrona viene portata in paese dove rimane perché venga venerata fino all’ultimo sabato di settembre, giorno in cui fa ritorno al suo eremo con un pellegrinaggio.

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