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Camino a Santiago: Camino de Antequera

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La parte dell'itinerario all'interno della provincia di Siviglia inizia nei dintorni della laguna Fuente de Piedra; da qui si avanza lungo il percorso del Cerro de la Virgen verso Las Albinas per raggiungere la Cañada Real di Siviglia, ad Antequera. Ci collegheremo con la strada di servizio dell'autostrada A-92 per un breve tratto per raggiungere la città sivigliana di La Roda de Andalucía lungo il Camino de Marcos. È situata sull'estremità sud-ovest della provincia di Siviglia; gode di una posizione ideale all'interno del bacino del Guadalquivir e ai margini della catena montuosa Sub-betica. In questo municipio, che dispone di un museo dedicato alla ferrovia, attraverseremo il torrente Salinoso e seguiremo il corso del fiume Yeguas, costeggiato a ovest dalle catene montuose Pleités (725 m di altitudine) e Piedra del Águila (711 m). La pianura di Roda ci offre uno scorcio particolare della zona situata tra le sponde del fiume Yeguas e le colline pedemontane della catena montuosa di Ventippo. 

Casariche si trova sulla pianura del fiume Yeguas, sul versante orientale della provincia, tra uliveti e rovine romane. Da questa località, sedi di importanti reperti di mosaici romani, prenderemo la strada per Estepa, via Santerbáez, e raggiungeremo il villaggio di La Salada, luogo significativo per gli escursionisti dato che in questa collina pedemontana il nostro itinerario di Santiago da Antequera converge con il Camino de la Frontera. Nel suo eremo rurale viene venerata una raffigurazione singolare e devota di San Giacomo Maggiore, protettore dei viandanti che percorrevano la Banda Morisca, ovvero la Frontiera Granadina. Risaliamo i dolci pendii delle Herrizas de Mingo Rodrigo e la bellissima sagoma della Sierra del Hacho (706 m). 

Aggireremo le colline di ulivi della Sierra Sur di Siviglia sul versante orientale per raggiungere la pianura coltivata a cereali della vasta zona di campagna di questa provincia. Ostippo accoglie il viaggiatore tra profumi di cannella, sesamo e mandorla. Il monumentale Cerro de San Cristóbal fa da sentinella e custode dell'immenso oliveto da cui si ricava il prezioso oro liquido, frutto dei suoi campi. Ci lasciamo alle spalle la memorabile Estepa per continuare la discesa tra gli oliveti, in direzione di Aguadulce.

Ad Aguadulce, dopo averne visitato i rinomati frutteti, ci dirigeremo verso l'antica città ducale di Osuna attraverso la Cañada Real di Granada. Nell'antica località di Urso prenderemo il sentiero reale per Marchena vicino al Cerro de los Buenos Aires; attraverseremo i torrenti di Peinado, Alamillo e La Higuera, quindi proseguiremo attraverso la Cañada Real di Osuna. Lasciamo le colline e le colline degli oliveti della zona di Osuna per addentrarci nelle dolci colline della campagna di Marchena. Al confine tra i due comuni troviamo la vecchia laguna di Ojuelos e il lago artificiale di Charco Podrido. Continuiamo ad avanzare attraverso la Cañada Real e attraversiamo il tortuoso fiume Corbones a Vico-Bajonar vicino al Cerro del Capitán.

In questa parte della campagna, le colline che precedono l'arrivo alla grande località sivigliana del Ducato di Arcos, continuano ad avere dolci declivi, come il Cerro de la Atalaya. Marchena sorge su un colle situato nella vallata del fiume Corbones. Al Cerro de la Horca prenderemo la Cañada Real di Siviglia via Galapagar, passando accanto al Cerro de Las Morenas, fino ad arrivare al villaggio di El Palomar. Continueremo attraverso la Cañada Real che va da Marchena fino a Siviglia, attraversando la strada per Andina. Il torrente Salado ci accompagnerà per buona parte del cammino, lungo il quale attraverseremo i sentieri di Arahal e Alcaudete, vicino al torrente, proseguiremo lungo il Salado e attraverseremo il sentiero per Utrera.

Avanzeremo lungo il percorso per Marchena a El Viso, in direzione di Los Alcores. El Viso del Alcor e Mairena del Alcor si trovano nel cuore di Los Alcores, tra i limiti definiti dal corso dei fiumi Guadaíra e Corbones. Entrambe queste località, dalla loro posizione privilegiata, dominano l'immensa pianura e le campagne cerealicole solcate da due affluenti.

Dopo Los Alcores attraversiamo il sentiero per il bestiame di El Torreón per raggiungere Alcalá de Guadaíra e Alcalá de los Panaderos, dove l'imponente castello e santuario ci offrono un'immagine unica. Dopo aver incrociato alcune maestose aziende agricole e casolari signorili, ci lasciamo alle spalle quello che è stato bastione, bacino di raccolta e macina sivigliana per dirigerci, nonostante la stanchezza, verso l'antica Híspalis romana, dove il sentiero giacobino di Antequera, originario del "cuore dell'Andalusia", si collega alla Via de la Plata del Camino de Santiago che ci porta nelle terre di Compostela.

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Categoria
Tracciato
Difficoltà
Lunghezza
134.00Km

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