Feria

Siviglia, bella e diversa

Nell’anno 1400, l'arcivescovo di Siviglia cedette perpetuamente ai frati della Terza Regola di San Francesco, la chiesa parrocchiale di San Juan de Aznalfarache alla quale apparteneva l’originario eremo di Santa María de la Concepción situato nella Calle Real di Castilleja de la Cuesta, che all’epoca e fino al 1634 appartenne alla giurisdizione della vicina località di Tomares.

Nel 1531, il IV Conte di Ureña consegnò l’antico eremo di San Sebastián e l'annesso ospedale ai frati dell’Ordine dei Predicatori affinché fondassero il loro convento. Sembrerebbe che il Conte abbia fatto mettere per iscritto che l’eremo non venisse demolito bensì incorporato nella nuova Chiesa. La sua costruzione definitiva risale al 7 marzo 1547.

L’antica Cilla del Cabildo Colegial, oggi trasformata in Casa Parrocchiale della città, fu eretta nel 1773, secondo ladata che appare sulla facciata dell'edificio.

L’immobile rappresenta un’opera commissionata al maestro sivigliano Ambrosio de Figueroa nel XVIII secolo per conservare e restaurare beni della Chiesa di San Juan Bautista e immagazzinare il grano. Tutto ciò risulta nei libri della fabbrica. L’edificio apparteneva alla parrocchia, ne è una prova la croce di San Juan conservata nella porta principale.

La Chiesa di Santa Maria dell’Aquila è un caratteristico esempio delle chiese parrocchiali del mudéjar sivigliano del XIII-XIV secolo.

Alla chiesa, a una sola navata con un interessante soffitto a cassettoni tipo mudéjar del 1596, si accede attraverso un portale situato sulla parete destra, dove si trova una torre tipo campanile angolare.

Di architettura recente (1978), l’edificio venne costruito in sostituzione di quello precedente risalente al XVIII secolo. Al suo interno, dal tracciato semplice (una sola navata con nicchie aperte sui muri laterali), spicca la statua lignea del Crocifisso del XVII secolo, donata dal Duca del Infantado.