‘L’eredità di Roma a Siviglia’ è un itinerario che ripercorre le tracce del passaggio di Roma nella città e nella sua provincia e che permette al visitatore di scoprire tutto il Patrimonio Monumentale e Artistico che custodiamo di questa civiltà che, un tempo, colonizzò e guidò il mondo conosciuto.
Questa guida, che ci serve da ispirazione per creare questo percorso consigliato, è strutturata in funzione delle vie di comunicazione che la civiltà repubblicana, e poi quella imperiale, costruirono. Sono le tre rotte principali che attraversano i veri municipi della provincia di Siviglia in cui è maggiormente presente l'eredità romana: la "Via dell’Argento", la "Rotta Betica Romana" e la "Via Augusta".
Che due dei principali imperatori di Roma, Traiano e il figlio adottivo Adriano, fossero nati e vissuti ad Italica, a Santiponce, nell'allora Siviglia la Vecchia, è motivo sufficiente per soffermarci a riflettere su cosa significasse la civiltà romana nella nostra provincia, quali furono le vestigia, monumenti, usi e costumi sopravvissuti fino ai giorni nostri e come tutto ciò possa essere un motivo per creare un Itinerario Turistico e praticare il turismo del patrimonio.
Via dell’Argento
Iniziamo il nostro percorso ad Italica, che si trova a Santiponce. Italica fu una città fondata da Scipione nel 206 a.C., che arrivò ad occupare un’area approssimata di 52 ettari e che rappresenta, senza dubbio, il sito più conosciuto, turistico e uno dei più importanti della provincia di Siviglia.
La tappa successiva si effettuerà nel Comune di Camas, dove è stato rinvenuto il famosissimo Tesoro del Carambolo, una collezione di oggetti di oreficeria in oro risalente al 650 a.C., formata da 21 pezzi d'oro 24 carati - 16 lastre rettangolari, una collana, due croci pettorali o ciondoli e due braccialetti – oltre ad un tempio dedicato al dio Baal e alla dea Astarte. Da lì, ci recheremo nella località di Aznalcóllar, che i romani chiamavano “Tucci”, e dove si possono ammirare resti romani sia nell'area urbana, sia in periferia, di cui il più importante è l'acquedotto che andava ad Italica.
Da Aznalcóllar arriveremo a Gerena, conosciuta in epoca romana come “Vevera”, e la cui fondazione le leggende attribuiscono al dio Bacco. Dopodiché andremo a Guillena, dove sono state rinvenute molte vestigia romane. Poi, a Burguillos, dove sono stati scoperti numerosi siti, e ad Almadén de la Plata, con le sue ricche cave di marmo.
L’ultima tappa di questo nostro percorso sarà a Guadalcanal, precisamente nella zona del Castello della Ventosilla, dove troveremo un Castrum romano a soli 500 metri dall'Eremo di Guaditoca. Questo edificio romano risale al II secolo a.C. e si ritiene che servisse a frenare l’avanzata dell'esercito celtiberico. Inoltre, sono state rinvenute delle monete repubblicane romane e dei proiettili per le fionde, nonché resti di mura.
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