Santiponce Itálica

Patrimonio

Una immensa eredità da scoprire

Cappella delle Suore della Croce

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È uno degli edifici realizzati grazie alla signora Rosario Ruiz Ramos, la quale lasciò il suo patrimonio in beneficenza. Il progetto della cappella fu affidato ad Antonio Llanes del Río, alla fine del secondo decennio del XX secolo.

Convento e cappella sono gestiti dalle Suore della Croce dal 1920, anno in cui fu fondato dalla stessa suor Ángela de la Cruz al fine di assistere i malati e i poveri, ospitando anche, per molti anni, una scuola per allieve interne ed esterne indigenti.

La cappella del convento è a navata unica, realizzata in stile neogotico, coperta da volte ogivali, sorretta da archi diagonali, uniti da airose nervature culminate in belle chiavi. L'intera infrastruttura è sostenuta da lesene nervate che poggiano su basi scolpite. La porta d'ingresso è in pietra calcarea, sorretta da un arco conopiale con motivi floreali.

La Vergine del Cuore di Maria si trova in un tempietto neogotico che riprende elementi dalla Sagrada Familia di Gaudí.

Dei soggiorni e varie visite di suor Ángela de la Cruz alla casa di Montellano, le suore conservano un prezioso portagioie con reliquie della madre. Il visitatore troverà nella saletta d'attesa del convento una teca, in cui le suore custodiscono gli effetti personali di suor Ángela: un bigello e una lesina che usava quando era calzolaia, due tavolette della testiera della madre, un vasetto di fiori secchi che furono “sul corpo senza vita di suor Ángela", frammenti di lettere, vestiti, posate in legno, etc. L’eredità di una santa che visse povera tra i poveri.

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