Torre degli Herberos

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Torre di avvistamento almohade integrata nelle difese di Siviglia. Si trova sul tell della città ibero-romana di Orippo e le sue fondamenta sono costruite con conci estratti dai resti romani.

Edificata sulla cima di una piccola collina di 12 m di altezza, l’antica torre è in totale rovina, come dimostra l’assenza dell’intero muro nord orientale. Costruita su un basamento di conci, sicuramente sfruttati dai resti romani, le pareti sono composte da mattoni e muro a secco su angoli, volte e scala; a pianta quadrata (7,30 m), è orientata negli angoli verso i punti cardinali; la parte inferiore è massiccia fino ai 3,80 m; a quest’altezza si apre sul lato sud ovest una porta di 1,70 m dalla quale accedeva il piano terra della torre mediante una scala a mano da ritirare una volta usata, come è frequente nelle torri di questo tipo.

La funzione principale di questa torre era militare e serviva per controllare quante navi le si avvicinavano da un lato o dall’altro del fiume Guadalquivir, poiché si trovava nell’estremità della parte orientale dell’ansa che lì formava il fiume (ansa della Merlina, scomparso come conseguenza di un disboscamento effettuato nel 1795). Per la sua situazione in un punto così strategico, sembrerebbe che si utilizzasse anche come faro per le barche che navigavano lungo il fiume Guadalquivir, perché sempre in quella zona il corso del fiume presentava dei punti bassi di sabbia dove le navi avrebbero potuto incagliarsi.

All’interno presenta zone sovrapposte con cupola a vela, dalla quale si vedono le imposte nei muri conservati, come vestigia della scale che, incassata nel muro nord occidentale, portava dal secondo piano alla terrazza nella quale si trova parte del parapetto, ma nessun segnale di merlo a causa delle cattive condizioni di conservazione di questa parte della torre.

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