Feria

Siviglia, bella e diversa

La Parrocchia di Santiago Apóstol, le cui origini risalgono al XIII secolo, è a pianta rettangolare, detta a salone, con la navata principale coperta da crociera e due laterali a una falda.

Si edificò nel 1511, probabilmente come ospedale da campo. Come è avvenuto anche per la Cappella della Solitudine, la Cappella della Vera Croce è stata restaurata nella sua interezza.

Le origini di questa cappella sono sconosciute, anche se si racconta che, anticamente, esistesse in questo luogo un ospedale dedicato a San Sebastiano martire. Si conserva, ad ogni modo, un libro di Regole risalente al 1879, copia di un altro precedente, del 1584.

Gran parte dell’interno della clausura del Monastero de la Encarnación è diventata Museo d’Arte Sacra, disposto attorno al chiostro principale. Il Museo è composto da 4 sale nelle quali spicca un’importante collezione di Bambini Gesù, oggetti di arte orafa e importanti opere scultoree.

Nel 1531, il IV Conte di Ureña consegnò l’antico eremo di San Sebastián e l'annesso ospedale ai frati dell’Ordine dei Predicatori affinché fondassero il loro convento. Sembrerebbe che il Conte abbia fatto mettere per iscritto che l’eremo non venisse demolito bensì incorporato nella nuova Chiesa. La sua costruzione definitiva risale al 7 marzo 1547.

Nei dintorni della località di Osuna troviamo l’eremo di Santa Ana, originario convento di clarisse fondato verso la prima metà del XVI secolo da María de la Cueva, moglie del IV Conte di Ureña. Il fatto che fosse così solitario portò la comunità di monache ad abbandonare il luogo nel 1559 per spostarsi nel loro cenobio situato nella via Huerta della stessa località.

Esistono  prove documentali secondo cui, nel XVII e XVIII secolo, nel luogo in cui attualmente si trova l'Oratorio della Fratellanza della Solitudine, si trovava "Il Calvario", in cui era collocata "la Croce degli Asciugamani", e si realizzava, prima della stazione penitenziale, l'Atto della Discesa, con un'immagine di Cristo articolato.