Feria

Siviglia, bella e diversa

Si tratta di un’antica chiesa in stile barocco (XVIII secolo), della quale si conserva il portale e una torre che corona la facciata del tempio, con due corpi e completamente restaurata alla fine del 2012.
L’interno è composto da una sola navata di grandi dimensioni, coperta da una cupola su pennacchi nel presbiterio.

La Carlina ha una storia romanzesca: quella che fu un’umile tenuta o casele, con un vigneto, nei dintorni di Constantina, si trasformò radicalmente all’inizio degli anni cinquanta quando venne comprata da Léon Degrelle (1906-1994), politico e militare belga, esiliato in Spagna dopo la II Guerra Mondiale, il quale dal 1952 costruì in quest’area una casa palazzo, per uso personale, oltre ad altri

Questo monastero, scomparso dopo la confisca di Mendizábal, rimase in piedi fino a qualche decennio fa. Dopo la demolizione realizzata per permettere l’attuale costruzione, resta solo quello che fu l’atrio e la facciata della Chiesa.

Quest’antico ospizio infermeria dei monaci basiliani venne trasformato in un condominio. Il suo chiostro a due piani è composto da un patio interno con galleria ad archi a tutto sesto, sostenuti da colonne toscane, dove ogni arco è incorniciato in un alfiz, mentre la parte superiore, di minor dimensione, è stata modificata totalmente da vari interventi.

È integrata nell’edificio del collegio Salesiano e risale al 1944.

Appartenente all’Ordine di San Geronimo, si trova dal 1943 in calle Corredera, dopo la distruzione del suo originario convento.

Della sua unica cappella rettangolare è d’uopo citare la Pala d’Altare Maggiore con un’immagine della Madonna dell’Assunta del XVI secolo, una tela sul Miracolo della Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci e un piccolo Crocifisso, entrambi del XVII secolo.

Fu edificata nel XVIII secolo. Presenta immagini e tele del XVII e XVIII secolo.

Chiesa con pianta a croce latina con tre navate di tre sezioni, crociera, presbiterio e cappelle laterali ad esso. Le navate sono separate da arcate a tutto sesto che poggiano su colonne toscane di pietra calcarea bianca.