Feria

Siviglia, bella e diversa

Questo convento di religiose fu fondato attorno al 1612 da un cittadino emigrato a Potosí (Bolivia) che donò 80.000 pesos d'argento per la costruzione.

Sul terreno attualmente occupato dalla parrocchia venne eretta la prima fortezza musulmana, in epoca almohade, di cui oggi si conserva solamente un frammento di muro situato vicino all’abside del tempio, su cui si apre un arco moresco inquadrato in un ornamento alfiz.

Quello che in origine era un piccolo santuario dedicato alla Veracruz e che più tardi, dopo la decadenza alla fine del XVI e all’inizio del XVII secolo, serviva come alloggio per i soldati di passaggio, è ora una delle chiese barocche più rappresentative della provincia.

Edificio moresco con tre navate con coperture moderne e cappella maggiore con volte a costoloni. Nella navata sinistra si apre una facciata costruita sopra un arco a tutto sesto.

A una sola navata, rettangolare, con cappelle laterali sulle quali si prolunga la tribuna del coro, presenta soffitto con volta a crociera e semisferica nella crociera. La chiesa, edificata su antiche costruzioni, è del secondo terzo del XVIII secolo, attualmente è la sede della Confraternita del Cristo de la Yedra, la cui immagine che si venera di fronte all’altare, è del XVII secolo.

La fondazione risale a metà del XVI secolo ed è stata occupata da diversi ordini religiosi. La comunità delle monache minime di San Francesco di Paola la prese in affitto dal 1726 al 1855, anno della loro sconsacrazione, e poi passò nelle mani della Congregazione di María Santísima de los Dolores e di San Felipe Neri.

È il monumento più rappresentativo di Casariche, fatto costruire dai marchesi di Estepa nel XVII secolo; è un edificio a pianta a croce latina formato da una sola navata con cappelle tra i contrafforti interni. Sono coperte da volta a botte suddivisa in archi doppi, lunette e riquadri, mentre la crociera presenta cupola semisferica su pinnacoli con decorazione a raggi.