Santiponce Itálica

Patrimonio

Una immensa eredità da scoprire

Cantieri Navali Reali

1881
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A Siviglia, Alfonso X decise di fare erigere i Cantieri Navali Reali (Atarazanas Reales) nel 1252, al fine di costruire le galere al di fuori della cinta muraria e molto vicino al Guadalquivir, nella zona tra la Torre del Oro, la Torre de la Plata, la Puerta del Carbón e il Postigo del Aceite.

Nel quartiere de El Arenal, 17 enormi capannoni di mattoni si ergono perpendicolari al Guadalquivir e di fronte alla recinzione almohade (della dinastia berbera) della città, dove i falegnami, della riva del fiume, lavoravano alla costruzione di navi e i pescatori e i magazzinieri si impegnavano a salare il pesce. Successivamente furono utilizzati come magazzini reali e dogane, servendo, dal XVIII secolo, come fabbrica e deposito di artiglieria, ed infine ospitando l'esercito, che divenne l'ultimo dei grandi inquilini nella storia dei Cantieri Navali Reali, fino quasi alla fine del XX secolo. Al loro interno, fu imprigionato e trovò la morte anche il sefardita Samuel ha-Leví (Contabile Maggiore di Pedro I, un notabile ebreo che ordinò la costruzione della famosa sinagoga del Tránsito, a Toledo).

Architettonicamente si tratta di un'immensa opera gotica e mudéjar, costruita interamente in mattoni, che mostra l'influenza dell'arte almohade nelle costruzioni medievali della città di Siviglia. Sorprendeno le enormi dimensioni delle sue larghe e lunghe navate contigue, coperte da volte a crociera, adatte alla costruzione dei vascelli più grandi dell'epoca. Queste navate comunicano lateralmente attraverso spessi archi, leggermente appuntiti e posti uno di fronte all'altro, che partono direttamente da terra. L’insieme provoca prospettive di insolita bellezza.

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