Santiponce Itálica

Patrimonio

Una immensa eredità da scoprire

Cappella di Nostra Signora del Rosario

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Il primo riferimento storico che si ha di questa cappella risale al 1411, quando già si menzionava l’esistenza nel luogo di un edificio religioso che evitava ai fedeli di San Giovanni Battista di dover salire fino alla chiesa parrocchiale di San Giovanni Bautista, che si trovava sul colle Cerro del Monumento.

La Cappella, del XVIII secolo, è a navata unica divisa in tre sezioni. L'Altare Maggiore è quadrato ed è dedicato alla Madonna del Rosario, un'opera del XVIII secolo attribuita a Cristóbal Ramos. La Cappella è coperta da una volta che riposa su archi a tutto sesto, con un portale in stile barocco. Tale portale è incorniciato da un oculus lobato sul timpano e, in alto, un campanile a vela. Su entrambi i lati della porta, degli azulejos che rappresentano la Madonna del Rocío e la Madonna della Mercede. 

Durante la seconda Repubblica, la cappella fu sfollata e adibita a Centro del Fronte Popolare, perdendo gran parte del suo patrimonio dopo l'assalto. Dopo la guerra, la cappella rimase chiusa fino al 1947, anno in cui fu utilizzata per ospitare molte famiglie del quartiere Manchón rimaste senza casa a causa delle piene del fiume Guadalquivir.

Dopo diversi restauri, nel 1981 la Fratellanza decise di ricostruire la Pala dell'Altare Maggiore con caratteristiche di quella precedente, che era scomparsa negli anni ‘30. Nel 1984 fu benedetto l'Altare Maggiore, aggiungendosi il rilievo della Santissima Trinità e le immagini di San Gioacchino e Sant’Anna, che erano rimaste in possesso della Fratellanza.

Possiamo vedere oggi nella Cappella anche la Madonna della Mercede, del XVIII secolo, nonché un altare greco-romano con un Nazareno a braccia articolate e un San Francesco vicino al presbiterio, della metà del XVIII secolo. 

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