Cascadas del Hueznar

Siviglia ti fa innamorare

Edificio civile dell’architettura popolare andalusa del XV secolo e con facciata settecentesca, in cui troviamo, sul portone principale, un azulejo con la banderuola corredata da giare di gigli, stemma del capitolo e prova dell'antica appartenenza di questa casa alla Chiesa. Nota come "Casa della Cella", dal termine latino cella che significa soffitta o fienile.

Questo edificio è uno dei più caratteristici dell’architettura locale urbana del secolo XVIII e della tipica casa signorile barocca. Fu realizzata da Alonso Ruiz Florindo, di cui si dice che modernizzò e semplificò lo stile del padre.

La documentazione relativa alle opere di Juan Ruiz Florindo è scarsa, e la maggior parte di esse è stata identificata con le caratteristiche più simili di questo architetto.

Vestigia di una bella palazzina del XVIII secolo. Di questa casa restano solo una parte della facciata e il portale di accesso. Conserva un arioso balcone panoramico dalla delicata forgia barocca che beneficia di un’ottima posizione all’angolo di confluenza di due strade.

Appartenne a alcuni signori dal cognome Pareja ed è considerato come un edificio tradizione di Écija tipico del XVII-XVIII secolo. Dopo aver subito diverse modifiche nel corso degli anni, allo scopo di essere riutilizzato per vari usi, i recenti restauri hanno recuperato quelle parti che erano state trasformate come il patio, la tromba delle scale e diverse stanze.

Il Palazzo dei marchesi di Benamejí, che attualmente ospita il Museo Storico Municipale di Écija, è una delle opere fondamentali dell'architettura civile del diciottesimo secolo della città, poiché definisce in modo preciso la particolare concezione dello stile barocco nella Bassa Andalusia.

Alla chiesa, a una sola navata con un interessante soffitto a cassettoni tipo mudéjar del 1596, si accede attraverso un portale situato sulla parete destra, dove si trova una torre tipo campanile angolare.