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La Chiesa Parrocchiale di Nuestra Señora de las Virtudes è, per le sue caratteristiche, un chiaro esponente dell'evoluzione storica di La Puebla de Cazalla, poiché la sua origine risale al XVI secolo, quando Juan Téllez de Girón, duca di Osuna, ne ordinò la costruzione dedicandola a questa Madonna, nel momento in cui la Rocca e il Castello di Cazalla passarono sotto il dominio della casa ducale

Il tempio, risalente al XVIII secolo, venne costruito su un antico tempio mudéjar del XVI e XVII secolo distrutto dal Terremoto di Lisbona. L’esecuzione finale del progetto fu a carico, tra gli altri, di José Álvarez, architetto neoclassico al quale deve il suo aspetto e stile attuale. 

La sede originaria di questa parrocchia dev’essere stata l'eremo della Magdalena, costruito vicino al castello situato sul colle omonimo. La crescita del paese e lo spostamento del suo centro nevralgico, che lasciò fuori dalle mura il colle con il castello e la cappella, rese necessaria la costruzione di un tempio maggiore, l’attuale parrocchia Divino Salvador, già documentata nel XVI secolo.

La Cappella del Cristo della Vera Croce, comunemente nota come il Cristo, è un edificio a navata unica del XVIII secolo. Va messa in evidenza la decorazione con fioriere che contrasta con il bianco dell’intonaco.

Il crocifisso, acquisito nel 1939, è di stile rinascimentale e di autore ignoto. 

La Compagnia di Gesù giunse ad Utrera e fondò un convento con scuola, sul cui sito sorge, oggi, la scuola “Rodrigo Caro”. Da quel convento si giunge, oggi, a questa chiesa, chiamata San Francesco il Nuovo, oltre ad altre dipendenze, come la sacrestia e la sala riunioni.

Comunemente nota come la Cappella di Gesù il Nazareno, fece parte del convento domenicano di San Bartolomeo, eretto a spese di Bartolomé López de Marchena, che, nel 1542, ne ordinò la fondazione e lo destinò alla cura e al rafforzamento del corpo e dello spirito.

Appartenente alla Fratellanza del Santissimo Cristo della Vera Croce, Nostra Signora dell'Incarnazione e Santa Maria Maddalena. Pur essendo una costruzione moderna, ospita una pala d'altare neoclassica in cui sono venerati il Cristo della Vera Croce (XVII secolo) e l'immagine della Madonna dell'Incarnazione (XVIII secolo).