Rocío-Gines

Siviglia ti fa innamorare

Originariamente era un edificio isolato, come azienda agricola separata dal nucleo originale di El Saucejo, che a partire dal secolo XVII fu gestita dalla Compagnia di Gesù e che dopo l’espulsione dell’Ordine da parte di Carlo III divenne proprietà privata. L’edificio include alloggio, cappella, due torri del mulino e vari capannoni ad uso agricolo attorno ad un cortile.

Cappella del Santísimo Cristo de la Cárcel, situata nella Plaza Principal, oggi denominata di Antonio Mairena, la quale era collegata all’antico carcere della località, dal quale prende il nome.

La cappella risale alla fine del XVIII secolo e venne costruita per venerare l’immagine scomparsa di un Crocifisso e venerato da metà del XVII secolo.

Questa Fratellanza del Rocío sorse intorno al 1933, sotto l’egida dalla già stabilita Fratellanza di Umbrete, ma solo all’anno seguente, nel 1934, passerà sotto l’ala protettrice dalla Fratellanza di Gines, la “Fratellanza Madre” che la accolse come sua “filiale”, assegnandole il numero diciotto di anzianità.

L’origine del Santuario risale agli inizi del XVI secolo, quando Antonio Barrados ottenne il permesso per edificare un eremo dedicato alla Madonna della Consolazione, con la Immagine titolare ceduta dal Convento di Nostra Signora dell’Antica. Il 31 marzo 1561, l’eremo passò alla congregazione dei Padri Minimi, costruendosi, a partire da tale data, il Convento e la Chiesa.

Originariamente, la chiesa che appartenne al convento dei Padri Carmelitani Calzati era del XVI secolo, ma restano pochi resti visibili a causa dei profondi restauri che subì nel XVIII secolo e della riedificazione realizzata tra il 1881 e il 1883, che le conferirono un certo tocco neoclassico.

La Chiesa del Convento di Santa Chiara si trova nei giardini Jardines de la Carrera, nella località sivigliana di Morón de la Frontera.

La fondazione e realizzazione del complesso risale al 1592 e al 1598 rispettivamente, in base a quanto si legge sull’incisione del cornicione del portale.