Santiponce Itálica

Patrimonio

Una immensa eredità da scoprire

Cave Romane del Cerro Bellido

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Sulla cima del Cerro Bellido, sul lato opposto del suo accesso, si trovano gli avvallamenti di due grandi cave romane di pietra «lapidicinae». In queste case sono stati trovati resti di ceramica, edifici, utensili metallici e strumenti utilizzati dagli operai. Un pendio dalla forte pendenza separa il fiume Yeguas dalla zona occidentale del colle, e si pensa che attraverso il pendio vennero collocati grandi canali romani per le condutture dell'acqua. Ci riferiamo a grandi canali di argilla cotta di 50 cm di lunghezza e 25 cm di diametro.

Le pietre venivano estratte a forma cilindrica mediante cunei in legno che si bagnavano e dilatandosi rompevano la roccia. Si pensa che con questi tubi di pietra venne costruito più di un edificio a Cordova e, una volta in rovina, si riutilizzavano i resti per altri lavori come il Comune e la Chiesa di Santa Victoria di Cordova. Si dice anche che gli arabi avrebbero potuto usare questi cilindri nei mulini di cui disponevano sul fiume, per condurre l’acqua dalla diga alla ruota.

Infine, segnaliamo la presenza di resti fossili di fauna marina, soprattutto conchiglie. La sua origine risale a milioni di anni fa, quando il Tetide copriva la metà meridionale e orientale della Penisola Iberica.

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