Eremo di San Gregorio di Osset

1064

Della fine del XV secolo. Edificio in stile mudéjar, a navata unica, con volta a padiglione nella testata, commissionato dai Re Cattolici, che lo dotarono di privilegi, come consta in una cedola reale emessa a Salamanca nel 1486.

Custodisce al suo interno il tumulo con iscrizione visigota contenente le venerabili spoglie del Santo Confessore Gregorio di Osset, autore di un trattato, andato perduto, in difesa del dogma della Santissima Trinità contro l'eresia ariana, che si diffuse nel VI secolo.

Oltre a vari reperti antichi, come un cippo romano del II secolo d.C. dedicato a Dasumia Turpila, da segnalare al suo interno il magnifico dipinto murale del 1500 circa, raffigurante San Gregorio Magno, che risponde allo stile dei cosiddetti "Primitivi sivigliani".

Nella parete di sinistra della navata ci sono due cappelle, una della Fratellanza della Vera Croce e l’altra della Fratellanza della Solitudine, in cui tali Fratellanze venerano le immagini sacre dei loro amatissimi titolari.

San Gregorio di Osset (probabilmente Alcalá del Río, V secolo - Alcalá del Río, 9 settembre 544), anche noto come San Gregorio Ossetano e San Gregorio Betico, era noto per la sua difesa del cattolicesimo.

Nella Spagna visigota la capitale di questa regione era Osset (attuale San Juan de Aznalfarache). San Gregorio scrisse il libro De Trinitate contro l'Arianesimo e lo dedicò a Gala Placidia Augusta. Ha vissuto per circa sessanta o settant'anni.

Per la sua difesa della Fede, fu canonizzato nel 560 dall'Arcivescovo di Siviglia, successore di San Laureano.

Fu sepolto nell'Eremo di San Gregorio di Alcalá del Río, dove ricevette grande devozione e gli furono attribuiti miracoli per sua intercessione.

Con l'invasione musulmana dell'VIII secolo questa devozione al santo andò scemando. La sua tomba fu riscoperta in questo luogo dopo la Riconquista della città nel 1245.

È il patrono di Alcalá del Río, la cui ricorrenza si celebra il 9 settembre.

Etiquetas

Eremo

Chiesa

Parrocchia