Feria

Siviglia, bella e diversa

Fu estremamente rilevante per le esigenze di comunicazione tra Híspalis (Siviglia) e Onuba (Huelva).

Porta di origine islamica, dichiarata Bene di Interesse Culturale.

Dichiarata Bene di Interesse Culturale nel 1985, è confermata l'origine islamica e, più precisamente, almohadi, della cosiddetta Puerta del Arquillo (“Porta dell’Arco”). Questa struttura sarebbe stata legata militarmente al resto della recinzione islamica, nonché alla vicina Mota del Alcázar.

Torre di avvistamento almohade integrata nelle difese di Siviglia. Si trova sul tell della città ibero-romana di Orippo e le sue fondamenta sono costruite con conci estratti dai resti romani.

Resti della muraglia del XII secolo che circondava Cantillana. Era in malta e laterizio. I resti si trovano accanto a una delle antiche porte della muraglia, ora scomparsa. Dietro questo accesso, si trovava una barca che permetteva l’attraversamento all’altro lato del fiume.

Durante il dominio mussulmano, “Marssen’Ah”, nome con cui veniva designata la città, fu testimone di un grande sviluppo urbanistico e culturale. La complessa struttura delle varie zone fortificate che componevano il recinto di Marchena risponde fondamentalmente al paradigma delle città ispano-mussulmane: Il recinto principale che determina e chiude il nucleo basico della città, La Medina.

La Puerta del Tiro era la principale porta d’ingresso all’Alcázar della città mussulmana, attraverso la quale avveniva la comunicazione diretta tra le due zone, la “alcazaba” (fortezza) e la “medina”, tuttavia l’opera islamica subì molte trasformazioni nel divenire via d’accesso al palatinato nel periodo ducale.